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67 anni nella notte

67 anni nella notte
2008, Elena Morea editore

La clinica degli orrori e il prode maresciallo. Un giallo anomalo, un notturno scritto nel 2004, quasi una premonizione.

La paura, la morte, la fuga nella notte, l’amara verità mai del tutto scoperta. Storia mezza astratta e mezza veritiera. Crudeltà perverse si annidano nelle menti di uomini insospettabili, l’unica strada è tentare la fuga, salvarsi per poi smascherare.

E' una lotta impari contro il male che non mostra mai l’intero volto. È un’ipotesi agghiacciante, ma nemmeno poi così improbabile. Il vero protagonista è il tempo, è l’età, è tutto ciò che si può ancora fare in epoca matura: indagare finemente, lottare con foga e amare cedendo a quell’erotismo lussurioso che si riscopre e si assapora ad una certa età.

Chi è l’indomito maresciallo? Pazzo visionario o eroe d’altri tempi? Cosa rappresenta il sinistro simbolo che appare ricorrente? I mostri sono attorno a noi o ci vivono dentro? Chi è il vero colpevole, il predestinato ad esserlo o l’animo che cela la nostra stessa crudeltà latente?

67 anni nella notte è un giallo introspettivo, astratto, materico, dove l’azione si incastra con la riflessione e la scoperta del sé. Tempi brevi e intensi si alternano al sottile piacere dell’attesa . La morte genera nuova vita, il tempo non aspetterà il finale, che non sarà da meno.

Se è vero che in ogni romanzo si cela parte della personalità del suo autore, allora, inoltrandosi tra gli intrecci della storia non mancheranno gli spunti per immaginarlo. Anticipare che l’assassino non sarà il maggiordomo non toglierà certo il pathos all’andare della storia. Imperdibile.

Questo libro mi piace! Lo voglio!

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